Si è aperto il 17 marzo con la Messa solenne nella Basilica di San Salvatore in Lauro a Roma, presieduta dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti, il Sinodo delle Misericordie d’Italia, la più antica organizzazione del Paese che affonda le sue origini nel lontano 1244.
Il cammino comune del sinodo (dal titolo ‘RigenerAzione’) sarà l’occasione per capire quali siano i principi che animano i volontari di tutta Italia, che con le Case del Noi, gli Empori solidali, i Servizi di assistenza sanitaria (anche d’emergenza), che compongono una delle realtà più rilevanti del terzo settore del Paese.
“Il cammino sinodale vuole essere un momento per capire le origini dei valori delle Misericordie, ma anche per tracciare la linea di ciò che sarà il futuro. Il mondo ha bisogno di ritrovare la sua umanità. Con il sinodo vogliamo offrire alla Chiesa il nostro contributo”, ha spiegato Sua Eccellenza mons. Franco Agostinelli, correttore nazionale delle Misericordie d’Italia.
“Siamo laici impegnati nella Chiesa, con una lunghissima storia, di quasi otto secoli – ha commentato Domenico Giani, presidente nazionale delle Misericordie -. Il nostro carisma è l’attenzione alla persona umana, la cura dell’altro e, quindi, del suo essere comunità. Il cammino ci deve rivedere tutti insieme ripercorrere le nostre strade, capire quali sono state le impronte che abbiamo poggiato sulla via e quali saranno quelle che lasceremo. Il nostro tempo è stato sconquassato dalla pandemia e devastato dal conflitto ucraino. Anche su questi temi ci confronteremo perché essere nelle Misericordie vuol dire avere gli occhi all’attualità, il cuore rivolto agli altri, le mani tese a chi ha bisogno”.
Giuseppe Bini – 18.03.2022
Fonte : 𝘜𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘮𝘱𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘦𝘥𝘦𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘔𝘪𝘴𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘥𝘪𝘦