SANTA CROCE, LE PAROLE DEL VESCOVO PAOLO GIULIETTI
“Siamo qui soprattutto per coloro che non ci sono. Siamo in pochi ma speriamo vivamente che la processione del prossimo anno sia diversa da quella di oggi. Non posso tuttavia non esprimere la mia gioia per l’opportunità di questa sera per rivivere un momento simbolico così importante per tutta la città, e quindi dare un segno di speranza e ripartenza. Siamo qui anche per tutti coloro che non hanno potuto esserci”. Queste le parole del vescovo Paolo Giulietti, di fronte al sagrato di San Frediano, prima di incamminarsi verso San Martino.

All’interno della cattedrale il vescovo ha poi fatto una predica sentita ed accorata. “Visto che la processione è stata più corta, la predica sarà un po’ più lunga - ha esordito con ironia -. Ringrazio tutti per aver potuto rivivere questo bellissimo momento. L’interruzione l’anno scorso di questa tradizione ha creato una ferita. L’abbiamo svolta lo stesso sebbene in modo diverso: la processione è stata centralizzata nella Cattedrale e da qui è stata animata durante tutto il suo percorso: un esperimento nuovo, su cui bisogna riflettere se possa diventare il modo futuro del nostro camminare insieme. Purtroppo quest’anno abbiamo dovuto contare con il contagocce i partecipanti”.

Poi un riferimento importante al mondo del volontariato: “Recentemente la Cei ha proclamato San Martino patrono del volontariato valorizzando così anche questa città, che è la patria del volontariato. In processione siamo riusciti a camminare insieme: bisogna chiedersi se questo non conservi ancora un senso profondo per il nostro futuro, nonostante quanto sia stato messo in crisi dalla pandemia”.

“E invece in questi giorni appare il senso del nostro camminare insieme da una sentenza della Cassazione: il crocifisso è qualcosa che unisce, non che divide e la Costituzione non nega nessun credo. L’uomo sofferente sulla Croce cui abbiamo reso omaggio questa sera è un segno di speranza, questo gesto ci unisce nel segno del futuro, non del passato. Preghiamo il Volto Santo - ha infine concluso il vescovo - che tutte le parti di questa città possano continuare a sentirsi unite nella costruzione di un mondo migliore”.

Giuseppe Bini - 14.09.2021