SANTO NATALE...IL MESSAGGIO DI DON FRANCESCO
Carissimi, 
il tempo liturgico, quello che riempie l’ordinario con le feste di Gesù, della Madonna e dei Santi donando luce e gioia alla nostra vita, ci viene incontro nel Santo Natale.
È il primo Natale della nostra storia che viviamo senza poterlo esprimere con tutta la sua carica di affettività che fino ad ora lo aveva caratterizzato.
Siamo costretti a viverlo isolati e chi è solo a viverlo da solo.
Tante famiglie sono smarrite per la presenza della malattia.
Difficoltà economiche angosciano famiglie che fino a qualche mese fa tiravano avanti con dignità.
La speranza sembra una parola biascicata perché concretamente non c’è una speranza certa che assicura una ricostruzione.
E, nonostante tutto, il Natale viene e viene come una luce reale per illuminare le oscurità delle nostre notti. Sì, Dio si ripropone a noi uomini e donne nell’umanità di Gesù, sì, nella realtà di un bimbo che inizia la vita nel mondo, per aiutare noi a cominciare una nuova relazione di vita, con noi stessi, con gli altri, con il mondo. Per iniziare a riempire le nostre relazioni di sentimenti che impariamo da lui.
Nella fatica del momento, dobbiamo però sempre ringraziare il Signore per averci fatto constatare la possibilità di superare i momenti difficili.
Con fatica le nostre relazioni sono continuate al meglio, sia per i bimbi, i ragazzi, gli adulti, gli anziani.
Un grazie al Signore per gli anziani e il personale della nostra RSA che fino ad ora sono riusciti a passare indenni da questa pandemia, frutto anche della buona condizione e responsabilità di comportamento dei responsabili e degli operatori.
Un grazie al Signore per il servizio degli amministratori che si sono trovati a fronteggiare questa situazione anomala e inattesa e con trepidazione guardano ad una possibile normalizzazione.
Un grazie al Signore alla grande famiglia dei Carabinieri e della Polizia Municipale che sempre di più in questi tempi di minore viabilità hanno fatto sentire la loro presenza vigilante e rassicurante.
Un grazie al Signore per tutti i dipendenti e volontari delle nostre Misericordie. Sono il motore sempre acceso della solidarietà, la garanzia che i servizi alle persone in difficoltà continuano nonostante tutto.
E ringrazio anche il Signore per lo sguardo amorevole che ha verso i suoi figli e figlie attraverso i volontari del Centro di Ascolto Caritas che son stati sempre attivi nell’ascolto e nella animazione, specie verso la terza età, e nella consegna dei viveri e beni di necessità, riuscendo ad essere una testimonianza che dalla Messa si fonde nel quotidiano.
Per questo rivolgo ai giovani e alle ragazze l’invito a orientarsi verso i servizi della Misericordia e della Caritas, per mettere in gioco le proprie energie in un processo di cambiamento verso il  bene.
E un augurio a tutti perché il tempo che ci viene incontro sia riempito dal desiderio di condividere insieme le relazioni e di essere fiduciosi nella speranza.
Un abbraccio, 
don Francesco Maccari

GB - 18.12.2020