LA FESTA DI SAN FRANCESCO NEL CONVENTO DEL BORGO
La Misericordia di Borgo a Mozzano
ed il Centro di Cultura e Spiritualità Francescana della Misericordia 
celebreranno  nel Convento di San Francesco
la festa del Patrono d'Italia e  del Centro Accoglienza Anziani
con il seguente programma:

 
 
LUNEDI' 3 OTTOBRE

Ore 18.00 S.Messa. Al termine celebrazione del Transito


MARTEDI' 4 OTTOBRE

Ore 10.30 Solenne concelebrazione Eucaristica.
Sono invitati tutti i parroci
delle parrocchie della Zona Pastorale della Valle del Serchio,
Sindaci  e gli studenti
delle scuole presenti sul territorio di Borgo a Mozzano.
 
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Beato transito del serafico padre Francesco.
 
Erano passati due anni dall’impressione delle stimmate e vent’anni dalla sua conversione. Egli chiese che lo portassero a Santa Maria della Porziuncola: voleva pagare il suo debito alla morte e avviarsi al premio della ricompensa eterna, proprio là dove, ad opera della vergine madre di Dio, aveva concepito lo spirito di conversione e di grazia.
Condotto al luogo predetto, per mostrare con l’autenticità dell’esempio che nulla Egli aveva in comune col mondo, durante quella malattia che mise fine ad ogni infermità, si pose tutto nudo sulla terra: voleva in quell’ora estrema, lottare nudo con il nemico nudo…
Da pochi giorni riposava in quel luogo tanto bramato, e sentendo che l’ora della morte era ormai imminente, chiamò a sé due suoi frati e figli prediletti,  perché a una voce cantassero le lodi al Signore con animo gioioso per l’approssimarsi della morte, anzi della vera vita.
Egli poi come poté, intonò il Salmo di Davide. ”Con la mia voce al Signore grido aiuto, con la mia voce supplico il Signore.” Uno dei frati che lo assistevano, molto caro al santo e molto più sollecito di tutti i frati, vedendo questo e conoscendo che la fine era vicina, gli disse: ”Padre amato, già i tuoi figli stanno per rimanere orfani e privi della luce dei loro occhi! Ricordati dei figli che lasci orfani, perdona tutte le nostre colpe e dona ai presenti e agli assenti il conforto della tua benedizione”. E Francesco: ”Ecco, Dio mi chiama, figlio. Ai mie frati presenti e assenti, perdono tutte le offese e i peccati e tutti li assolvo, per quanto posso, e tu, annunciando questo, benedicili da parte mia”. Poi si fece portare il libro dei Vangeli pregando che gli fosse letto il brano del Vangelo secondo Giovanni che inizia con le parole: ”Sei giorni prima della Pasqua ,sapendo Gesù che era giunta l’ora di passare da questo mondo al Padre….”Questo stesso passo si era proposto di leggergli il ministro, ancor prima di averne l’ordine, e lo stesso si presentò alla prima apertura del libro, sebbene quel volume contenesse tutta intera la Bibbia. E dato che presto sarebbe diventato terra e cenere volle che gli si mettesse indosso il cilicio e venisse cosparso di cenere. E mentre molti frati di cui era padre e guida stavano raccolti ivi con riverenza e attendevano il beato” transito “ e la benedetta fine, quell’anima santissima si sciolse dalla carne per salire nell’eterna luce, e il corpo si addormentò nel Signore. Uno dei suoi frati e discepoli, molto celere, vide l’anima del santissimo Padre, salire dritta al cielo al di sopra di molte acque; ed era come una stella, grande come la luna, splendente come il sole e trasportata da una candida nuvola”
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PREGHIERA  A SAN FRANCESCO
 
Salve, frate Francesco,fedele discepolo di Cristo Signore.
Siamo qui raccolti per affidare al tuo cuore di fratello universale
e alle tue mani segnate dalle stimmate le nostre preghiere,
i nostri voti, il desiderio di pace e le umane stanchezze che segnano la vita.
 
Tu che hai scelto la povertà di Cristo per fare spazio nella vita all’amato Signore,
aiutaci a non attaccarci ai beni del mondo, aiutaci a non spegnere il desiderio delle cose del cielo,
aiutaci a non coprire il effimero il desiderio di Dio che portiamo nel cuore.
 
Tu che sei modello delle virtù umane e cristiane, aiutaci ad essere aperti all’azione dello Spirito Santo
perché nell’esistenza quotidiana siamo testimoni di fede, di speranza e di carità.
 
A te affidiamo il bene della nostra nazione: fa che le pubbliche istituzioni
promuovano lo sviluppo dell’umana convivenza
 
A te affidiamo il bisogno di pace e di giustizia, aiutaci ad essere strumenti di pace.
 
A te affidiamo il bene della Chiesa e delle nostre comunità cristiane.
Sii fratello di tutti e dona ad ognuno consolazione e speranza. Amen.
 
GB - 27.09.2016